Personale di Paola Gasparotto, 6 febbraio 2016
Sabato 6 febbraio alle ore 19.00 con la personale dell’artista Paola Gasparotto andremo a concludere questo primo ciclo di personali d’artista dedicate a “La Poetica del Viandante “.
Rassegna che ha visto esporre già 9 artisti di diversa impronta tematica ma con lo stessa valenza artistica che li accomuna a quel andar per cercare in ogni dove l’arte si manifesta.
Paola Gasparotto nasce a Treviso nel 1966 si diploma all’Istituto Statale d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Terminati gli studi accademici nel 1992 si dedica alla sperimentazione delle tecniche dell’incisione e della pittura iniziando una ricerca poetico-espressiva rivolta in particolare alla natura e all'immagine dell'albero come archetipo e forma simbolica.
Dal 2004 inizia un ciclo di opere ispirate alle filosofie orientali in particolare a quella taoista dalle quali nascono lavori sul tema del corpo energetico e le mappe cosmiche, del soffio vitale e del fiore d'oro, dell'albero celeste e del vaso alchemico.
Vicino all'interesse per le filosofie orientali è sempre stato fondamentale nel suo percorso artistico, l'ascolto della musica, in particolare quella barocca e contemporanea.
Nel 2014 inizia un ciclo di lavori dedicati al compositore Giacinto Scelsi ispirati a due composizioni per solo piano: “Suite n.8 Tibet Bot-Ba” e “Quattro illustrazioni” sulle Metamorfosi di Vishnu.
Vive e lavora in comune di Sedegliano (UD) come pittrice, grafica e collabora con la Scuola di Musica di Codroipo. come insegnante di scenografia nei progetti teatrali.
L’inaugurazione è stata accompagnata con performance vocali rinascimentali dall’Ensamble Vocale Sicut Lilium
Maria Chiara Ardolino Soprano
Vitelli Antonio Controtenore
Pier Filippo Rendina Tenore
Matteo Donda Basso
Sicut cervus Giovanni Pierluigi da Palestrina 1525/94
Sicut lilium Antoine Brumel 1460/1512
Il bianco e dolce cigno Jacques Arcadelt 1507/68
El grillo Josquin Desprez -----/1521
Il est bel et bon Pierre Passerau 1509/53
Dissi all'amata mia Luca Marenzio 1553/99
Non vidi mai Luca Marenzio 1553/99VVVVV